Oggi sono uscita con A&I nel luogo degli alternativi della città. Bel luogo, devo ammettere: vivo, divertente e pieno di bambini – ma mi ha fatto sentire totalmente estranea. Ho visto visi noti di gente con cui non ho mai avuto nulla a che fare, tutti lì coi loro piccoletti, alcuni talmente somiglianti da fare impressione. Ho accennato un paio di saluti e mi sono trattenuta dal cedere platealmente alla depressione. Ho scambiato qualche pettegolezzo con I che è l’unica che non mi deprime (honestly). Ho evitato a tutti i costi la prossimità con A al quale accosterei così volentieri le labbra, ma non c’è trippa. Me ne sono andata di qua e di là con la scusa di correre dietro alle bimbe. Ma alla notizia della giornata, e cioè che Sole ha una vita serale (pare florida) e non mi invita mai, sono andata lì lì per crollare.
E certo che non mi invita: dopo tre volte con lei mi porto a letto uno degli uomini più problematici del suo ritrovato cerchio, rischiando di sollevare un polverone di ira fra fidanzate ed ex. E poi magari esagero. E poi magari i suoi amici e le sue amiche trovano che io sia una persona un po’ à côté. E poi magari lei non ritiene più di aiutarmi a sopportare la mia vita, dato che ormai sono satura e prossima al raggiungimento della sua soluzione. Insomma, lei esce e non mi chiama. Che tradimento. Sedotta e abbandonata.
Insomma, non sono crollata ma ho fatto fatica a dissimulare la smorfia di dolore, e poi guardandomi intorno la solitudine ha finito di trafiggermi.
Bad mood
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